a cura di Roberta Utsava Meini
Operatrice DBN Prano-pratica metodo O.P.H.
Counselor Olistico certificato Assocounseling, Reiki Master, Vivation® professional, Insegnante di Meditazione
Collabora con medici omeopati per riequilibrare ed armonizzare gli ambienti abitativi e di lavoro.
Carlo Rubbia
Quando è consigliabile una rilevazione delle zone geopatogene?
Il termine “Geobiologia” viene da ‘geo’ che vuol dire terra e da ‘bio’ vita, quindi è’ lo studio dell’influenza che la terra ha sulla vita in generale, si, perché il nostro pianeta è vivo e come tale interagisce con le vibrazioni del Cosmo e dell’Universo e ne è influenzato; anche noi esseri umani, come pure gli animali, le piante ed i cristalli, respiriamo con la Terra e come lei siamo soggetti alle influenze planetarie e a quelle terrestri: forze che arrivano dal Cosmo e forze che partono dalla Terra.
Come il corpo umano è circondato da un campo elettromagnetico (aura) ed è percorso da canali energetici (meridiani), anche la terra, i pianeti e gli altri corpi celesti sono circondati dalla loro ‘’aura’’ che altro non è che il campo elettromagnetico, l’atmosfera. L’interazione tra radiazioni cosmiche e radiazioni telluriche e la rotazione della Terra sul proprio asse sviluppano energia magnetica ed energia elettrica, caratterizzando in modo differente le varie parti della crosta terrestre e creando le linee di energia che percorrono il nostro pianeta.
Alcune particolari linee di forza elettromagnetica che attraversano la terra sono state sfruttate dalle civiltà antiche come onde portanti per scopi specifici. Lungo queste linee di potere che animano e danno vita al nostro pianeta, un tempo sono stati costruiti i luoghi sacri ed i luoghi di comando nei quali i sacerdoti o i re che vi risiedevano venivano irradiati da una potente energia naturale. Un esempio è la diagonale con direzione Nord-Ovest, che rappresenta la massima espressione in potenza tra tutte le maglie delle reti del pianeta. Chiamata ‘’linea della fertilità’’ collega Carnac in Francia con Karnak in Egitto, passando per Roma che, con il Pantheon, viene a trovarsi proprio al centro di questo vettore.
Ci sono punti della superficie terrestre con una maggiore concentrazione di energia e non a caso in passato certe cattedrali o castelli e prima ancora siti per culti religiosi, venivano costruiti su determinati punti e rispettando una certa direzione proprio perché tutta l’energia venisse convogliata e ampliata per i fini che si volevano raggiungere. In passato, prima di procedere con la costruzione dii villaggi, città e abitazioni venivano fatti studi sul territorio molto scrupolosi (vedi antica stampa cinese in cui vengono raffigurati le varie tecniche di rilevazione del sito).
Queste linee energetiche si intersecano formando un reticolato, e furono il dott. Hartman ed il dott. Curry ra gli anni ’50 e ’60 ad individuare e studiare la rete magnetica (Hartman) e la rete elettrica (Curry) che avvolgono il nostro pianeta. I reticoli elettromagnetici svolgono un’azione paragonabile al campo delle reti neuronali umane, permettendo il collegamento tra la terra, gli esseri viventi ed il resto dell’universo. In pratica sono vie (come i meridiani del corpo umano indicati dalla MTC) che permettono la trasmissione dell’energia vitale. Il reticolo diventa nocivo quando si verifica un accumulo permanente di cariche elettriche e magnetiche in eccesso: nei centri urbani tali accumulo viene notevolmente aumentato da fonti disturbanti che creano elettrostress artificiale per l’essere umano.
Fonti disturbanti che possono creare distorsioni della rete elettromagnetica sono date dai ripetitori radiotelevisivi, le antenne della telefonia mobile, gli elettrodotti con i piloni dell’alta tensione, le linee ferroviarie, i radar, i satelliti artificiali, le installazioni militari, le apparecchiature degli ospedali, i motori degli elettrodomestici, i telefoni cellulari, i cordless, i trasformatori, i computer, i forni a microonde, gli apparecchi stereofonici, ma anche i materiali rigidi e riflettenti (specchi, metalli) oppure le masse metalliche come le reti del letto, automobili nel garage situato sotto l’abitazione e via dicendo. E’ ovvio che in aperta campagna ed in zone meno civilizzate, la distanza tra un nodo e l’altro possa essere di decine di metri, mentre in zone fortemente inquinate possa arrivare a misurare pochi centimetri.
A seconda dell’intensità della rete, si avranno conseguenze più o meno gravi sulla salute degli esseri viventi (sia uomini che piante e animali) che vi stazionano, a causa dell’alterazione del metabolismo cellulare, e in particolare delle funzioni bioelettriche della pompa sodio-potassio, da cui dipendono i principali processi metabolici.
Per ridurre al minimo l’inquinamento elettromagnetico è dunque necessario spogliare l’ambiente, almeno quello domestico, dall’eccessivo carico tecnologico e dai materiali sintetici (vernici, mobili in materie plastiche, tessuti di fibre artificiali)che attraggono le cariche elettriche e di conseguenza modificano la rete elettromagnetica.
La Geobiologia moderna, come l’antico Feng Shui, tiene conto anche di altri fattori che possono concorrere a creare disturbi sugli esseri viventi, come le faglie geologiche e le falde acquifere sotterranee: lo slittamento in profondità delle faglie geologiche agevola la risalita in superficie di gas radioattivi, mentre le falde acquifere sotterranee con il loro lento defluire, provocano forti campi elettrici che si liberano in superficie.
Questo complesso di energie telluriche, è quello che veniva rappresentato nell’antico Feng Shui come la potenza e la forza del drago, il quale esigeva il massimo rispetto dagli esseri umani, voleva essere addomesticato ma non imprigionato, per potere essere e vivere in armonia con l’uomo.