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L’antica arte del FENG SHUI (letteralmente Vento-Acqua) nasce oltre 4000 anni fa in Tibet come l’arte di vivere e abitare in sintonia con il Cosmo e la Terra. Il FENG SHUI è il risultato di una conoscenza millenaria, che affonda le sue radici nel Tao, nel Buddismo e nel Tantra Tibetano. Fra gli elementi caratterizzanti troviamo l’orientamento degli edifici secondo i punti cardinali, la collocazione dei mobili negli interni, l’illuminazione, l’utilizzo dei colori e dei cinque elementi della Medicina Tradizionale Cinese, per la rivitalizzazione degli ambienti. Possiamo dire che è l’antica arte di disporre lo spazio per favorire fortuna, prosperità e salute in tutti gli ambiti della vita.

In Oriente, da secoli il FENG SHUI è alla base del rapporto tra l’uomo e la natura: insegna a vivere in armonia con la Terra (intesa sia come territorio che come paesaggio o sito) a rispettarla e a trarne il massimo beneficio per una sempre maggiore pace e prosperità. Insegna inoltre ad individuare i flussi di energia che attraversano la Terra e dunque anche le nostre città, strade, case e giardini, annotando dove il Qi converge oppure diventa più forte o è addirittura carente.

Nell’ultimo ventennio il FENG SHUI si è rapidamente diffuso anche in Occidente, dove ci stiamo rendendo sempre più conto dell’importanza di riscoprire un rapporto più armonico tra l’uomo ed il suo ambiente e della responsabilità che abbiamo della cura e della conservazione di ciò che è intorno a noi.

Attraverso lo studio di questa arte è quindi possibile anche fare un’analisi della nostra abitazione e delle varie aree della vita corrispondenti, per individuare i punti con maggiore o minore livello energetico, per poi valutare la necessità o meno dell’uso di alcuni correttori come la disposizione degli arredi, i colori, le piante, gli elementi e le forme in essa contenute, il tutto tenendo sempre ben presente le necessità delle persone che vi abitano: a volte basta un piccolo cambiamento, come lo spostare un mobile, dipingere con nuovo colore o separarsi da oggetti inutili, per far di nuovo scorrere l’energia vitale nel luogo e di riflesso nelle persone che vi abitano.